IL TAROCCO CLASSICO
La parola “TAROCCO” è il termine che nel gergo della
mala vuol dire: camuffare, far sembrare vera una cosa che di fatto è
stata falsificata.
Il tarocco, nel nostro caso, è il veicolo stradale
rubato, riciclato e messo in circolazione con dati di identificazione
appartenenti ad altro veicolo, precedentemente ridotto in condizioni di
relitto per grave incidente stradale e quindi non riparabile o di cui
non è conveniente la riparazione, nel senso che la spesa supererebbe il
suo valore.

E’ bene dire che le tecniche moderne di
autoriparazione consentono di riparare e ripristinare ogni tipo di danno
tenendo presente, però, che la spesa per tali operazioni supererebbe il
valore del veicolo.
DOPPIONE
Se non si dispone di un veicolo incidentato,
l’organizzazione utilizza i dati identificativi di un’altro veicolo
regolare ed in circolazione, cosi che si avranno due o più veicoli con
dati di identificazione identici.
Questa tecnica prevede sempre la contraffazione del numero di telaio
mentre per i documenti si possono utilizzare diverse tecniche.
UTILIZZO DI FALSA DOCUMENTAZIONE
Se l’organizzazione adotta la classica tecnica del “taroccaggio”,
con dati provenienti da veicolo incidentato, non serve falsa
documentazione in quanto si dispone di quella appartenete al veicolo
ridotto a relitto.
In tutti gli altri casi, a secondo della tecnica usata, bisognerà
disporre di falsi documenti e di targhe false o improprie.
CANNIBALIZZAZIONE
Alcuni veicoli, nessuno sa quanti, dopo il furto
vengono avviati presso officine/autodemolizioni, ove vengono
cannibalizzati, ossia completamente smontati per farne parti di
ricambio.
Dopo aver distrutto il telaio e le parti inservibili il resto viene
reimmesso sul mercato attraverso vari canali.