IL CONTROLLO DEL FALSO DOCUMENTALE

 

Guida operativa

Con schede operative e formulario degli atti consultabili on-line

 

 



EDIZIONE 2014

INDICE COMPLETO

DEPLIANT

PRESENTAZIONE

DELLO STESSO AUTORE

  

 

Una guida operativa, interamente a colori, che offre agli operatori di Polizia uno strumento di lavoro utile e affidabile per determinare, in fase di controllo, l’originalità dei documenti esibiti.

La guida è stata concepita e realizzata pensando essenzialmente all’utilizzo pratico e operativo, approfondendo tutto il complesso e variegato mondo del controllo documentale, in particolare:

 

• la natura giuridica dei documenti
• l’identificazione personale
• la formazione dei documenti
• le misure di sicurezza antifalsificazione
• la checklist di controllo
• la certificazione di falsità

 

Un’opera completa, attraverso la quale è possibile apprendere i primi rudimenti del controllo documentale e che però non trascura gli aspetti più necessari a coloro che, avendo già intrapreso questo percorso, sentono l’esigenza di un approfondimento.

Il testo è corredato da decine di immagini che arricchiscono e rendono maggiormente comprensibili gli argomenti trattati.

 

La Guida non è in vendita, ma viene inviata GRATUITAMENTE ai nuovi soci ASAPS del 2016, con schede operative e formulario degli atti on-line aggiornati a gennaio 2016.


L’opera è inoltre arricchita ed impreziosita da una parte consultabile on line dal sito www.asaps.it, decine di schede con immagini di alta qualità attraverso le quali è possibile approfondire gli argomenti relativi alle tecniche operative di controllo del documento, alle tecniche di stampa, alle misure di sicurezza antifalsificazione.
Sempre on line una ulteriore pratica risorsa è costituita dal formulario degli atti da redigere e dal glossario dei termini tecnici utilizzati in materia.

Con questa formula non si acquista solo un testo, seppur di pregevole fattura, ma si condivide con noi la filosofia dell’aggiornamento costante, dell’alta qualità dei contenuti, di uno strumento che, per questo, sia veramente utile nell’attività operativa di tutti i giorni.

Consulta la parte online


Bisogna sapere che il progetto di questo manuale parte da lontano, ma poi una serie di vicissitudini, non da ultimo un altro progetto editoriale che mi ha impegnato per circa tre anni, mi hanno costretto a ritardarne l’uscita.


Un’altra delle cose che bisogna sapere è che all’inizio il progetto prevedeva una scrittura a quattro mani, le mie e quelle di un vecchio amico, Antonello DI MAURO, un Collega della Polizia Locale di Milano, che tutti conoscono come un maestro, un grande innovatore, colui che tanti anni fa aveva intuito, insieme al sottoscritto e a pochi altri, l’importanza del controllo documentale come disciplina operativa tra le forze di Polizia che si occupano di sicurezza sul territorio.


In questo manuale troverete molte cose scritte da lui, ormai non saprei dire neanche quali, in una sorta di taglia e incolla di argomenti che aveva voluto seguire fino a quando aveva abbandonato il progetto, per vicissitudini indipendenti dalla nostra amicizia che anzi è continuata ancora più forte di prima anche se, in qualche modo, sono stato costretto a proseguire da solo.


Ora succede che Antonello è andato via, lo ha fatto senza avvisare nessuno, una maledetta sera di novembre del 2012, lasciando un grosso vuoto e per quanto mi riguarda una grande rabbia. Io so perché Antonello aveva abbandonato il nostro progetto, per questo all’epoca ho condiviso e accettato la sua decisione. Ma ora mi dispiace caro Antonello i patti non contano più, ora non posso fare a meno di coinvolgerti di nuovo e concludere questo lavoro come se fossi ancora qui, a quattro mani come avevamo deciso.
 

E ora si comincia.


Il problema della falsificazione documentale ha, in generale, origini remote mentre solo nell’era moderna il falso documentale ha assunto proporzioni nonché livelli di perfezione tali da provocare una vera e propria competizione fra le astuzie dei falsificatori ed i mezzi fisici e chimici adoperati per la scoperta dei falsi stessi. Il progresso delle scienze favorisce i falsificatori che dispongono di mezzi sempre più moderni e sofisticati, ma al contempo gli stessi mezzi aiutano anche chi, come le forze di Polizia, deve combattere tale fenomeno criminale.


Nell’era del computer chiunque, anche con scarse capacità e conoscenze tecniche, può cimentarsi come falsario. Sono largamente diffusi, è noto, programmi con i quali è possibile con estrema facilità creare, copiare o modificare qualunque tipo di immagine e quindi formare ogni tipo di documento, anche di discreta se non d’ottima fattura e definizione. Ma non è solo questo il problema, il fenomeno è così diffuso che c’è chi addirittura molto più semplicemente e spudoratamente, lavorando di fantasia spaccia per documenti di identità qualunque cosa purché contenga una fotografia; c’è chi poi non trova di meglio da fare che inventarsi e crearsi il suo documento, anche se di fattura colore e contenuto completamente diversi dall’originale.


Di conseguenza gli organi di Polizia, per i peculiari compiti di controllo del territorio (quindi di persone e veicoli) che vengono loro attribuiti dalla vigente normativa, devono predisporre i presidi più opportuni ed adeguati a contrastare, in generale, il fenomeno della falsificazione e più in particolare il falso documentale, tanto più per il fatto che alcuni documenti assumono a volte validità di attestazione sull’identità personale. Come sentenziava il famoso Sherlock Holmes "Non esistono delitti perfetti, ma solo investigatori distratti" si può affermare che non esistono documenti falsi perfetti, ma solo investigatori distratti o impreparati.


Forse si tende tuttora a sottovalutare il fenomeno e conseguentemente l’azione di contrasto, ma non si ha idea di quanti falsi documenti, anche di pessima fattura, passano per le mani di operatori distratti o, loro malgrado, inesperti che addirittura identificano e denunciano all’Autorità Giudiziaria o Amministrativa persone che non saranno mai perseguite né mai più rintracciate perché non meglio identificate.


Nel bazar del falso documentale tutto è in vendita ed in quantità industriali: passaporti, carte d’identità, ma anche patenti di guida, permessi internazionali di guida, carte di circolazione, carte verdi di assicurazione. Sono questi i documenti più gettonati, quelli di gran lunga più richiesti dal mercato in quanto consentono di celare l’esatta identità personale e contemporaneamente consentono la conduzione e la circolazione dei veicoli, quali strumenti necessari per lo svolgimento delle variegate attività illecite.


Naturalmente si tratta in assoluto di un fenomeno che interessa particolarmente cittadini stranieri irregolari i quali trovano naturale, soprattutto per il loro stato di clandestinità, munirsi di ogni tipo di documento sia d’identità personale che di circolazione per i loro veicoli.


Ma anche gli stranieri regolari a volte " per necessità " sono costretti a dotarsi di titoli autorizzativi alla guida che non hanno mai di fatto posseduto, né riuscirebbero mai ad ottenere attraverso i canali leciti.


Come già detto il fenomeno interessa maggiormente i cittadini stranieri, ed in particolare quelli la cui presenza è più diffusa nel nostro paese. Tra questi il fenomeno del falso documentale è particolarmente diffuso e in continua crescita tra Albanesi, Rumeni, Moldavi, Ucraini e Marocchini. Vi sono poi altri stati come il Senegal la Nigeria e i paesi della ex Iugoslavia, che pur non essendo tra le comunità più presenti in Italia, non sono da meno.


A questo va aggiunto che per alcuni di questi Stati, in cui sono tuttora in uso documenti di prima generazione privi di qualsiasi elemento di sicurezza, sono facilitate le falsificazioni documentali. In alcuni casi sono addirittura migliori i falsi degli originali. Ma a proposito di questo bisogna affermare che la maggior parte dei paesi si è attrezzata o lo sta facendo con l’emissione di nuovi documenti di ultima generazione che contengono almeno un elemento di sicurezza antifalsificazione.


In molti casi i cittadini stranieri utilizzano documenti riprodotti attraverso tecniche di fotocopiatura o utilizzando stampanti a getto d’inchiostro di non pregevole fattura ma evidentemente sufficienti a ingannare la maggioranza degli operatori di Polizia.


Ad utilizzare i documenti falsi sono sostanzialmente:
• coloro che provenendo da alcuni paesi del terzo mondo non hanno mai avuto l’esigenza di conseguire documenti di guida;
• i latitanti della criminalità comune e organizzata o terroristi ossia tutti coloro che vivono in clandestinità con false generalità (si pensi al fenomeno delle mafie albanesi e cinesi e dei terroristi islamici);
• i piccoli pregiudicati ai quali è stata ritirata la patente originale perché sospesa o revocata;
• i clandestini che preferiscono non " bruciare " le loro esatte generalità;
• gli espulsi che rientrano clandestinamente nel nostro paese.
 

Per quanto riguarda invece i cittadini italiani, il fenomeno assume caratteristiche diverse perché, il più delle volte, vengono utilizzati documenti originali rubati in bianco. L’operatore tenga sempre in mente l’enorme numero di documenti che sono rubati in bianco presso i comuni e gli uffici del D.T.T. in Italia. Per comprendere la vastità ed importanza di tale fenomeno basterà pensare che sono 4.000.000 circa i documenti intestati e le serie di documenti in bianco oggetto di denuncia per FURTO e SMARRIMENTO inseriti nel C.E.D. del Ministero dell’Interno.


In particolare fanno uso di questo tipo di documenti:
• i latitanti della criminalità comune e organizzata o i terroristi ossia tutti coloro che vivono in clandestinità con false generalità;
• i piccoli pregiudicati ai quali è stata ritirata la patente originale perché sospesa o revocata;
• i truffatori che per la loro attività criminale hanno bisogno di false generalità;
• I ladri d’identità, che truffano gli istituti di credito.
 

E’ molto meno praticata invece nel territorio Nazionale la casistica riguardante false patenti di guida italiane contraffatte, ossia riprodotte nella loro totalità. Ormai si tratta di un tipo di documento con buoni sistemi di sicurezza difficilmente riproducibili nella loro totalità, inoltre, come già detto, disponendo di stampati originali rubati in bianco, non vi è motivo di riprodurre l’intero documento. A questo proposito va ricordato che è buona abitudine che l’operatore effettui interrogazione al C.E.D. dello stampato del documento al fine di accertare se si tratta di provento di furto.
 

A tutto questo va aggiunto il problema, in verità più recente, dei documenti falsi on-line. Negli Stati Uniti questo problema ha assunto proporzioni allarmanti. Sono tanti e di buona qualità i documenti disponibili via Internet, dalle patenti ai passaporti, secondo una recente ricerca il 30 per cento di tutti i documenti contraffatti che circolano per gli Stati Uniti sono stati realizzati via Internet. La disponibilità di false identità su Internet è un problema crescente verso il quale va rivolta la massima attenzione. L’ha compreso per primo il Governo americano il quale ha istituito una sotto commissione investigativa nell’ambito del comitato per gli affari governativi del Senato. Al termine dell’inchiesta durata cinque mesi si è scoperto che ci sono addirittura tre modi per procurarsi documenti falsi on-line. Il primo è banale: alcuni siti vendono direttamente le carte con il nome del cliente, altri invece vendono programmi di altissima qualità grafica - chiamati in gergo sagome -che permettono di realizzare sul pc di casa i propri falsi, in fine quello, un po' complesso, di farseli da soli. Procurarsi le 'sagome' è un gioco da ragazzi. Basta andare su qualsiasi motore di ricerca e digitare le parole "fake id templates". Dagli Usa al Canada fino addirittura alla Svezia, il mercato dei documenti falsi è sempre aperto e disponibile a tutti.
 

Come è evidente il fenomeno nella sua complessità è allarmante.
 

A tutto questo bisogna aggiungere la difficoltà degli operatori che non dispongono di strumenti didattici e di supporti tecnici sufficienti.
 

Come già detto, nella situazione attuale, è possibile che il cittadino di un qualunque stato asiatico, sudamericano o africano spacci la sua tessera sanitaria per una patente di guida, senza che purtroppo nessuno se ne accorga.
 

Appare insufficiente, quando addirittura inesistente, la cooperazione internazionale, particolarmente difficoltosi e lunghi gli accertamenti esperiti attraverso Interpol, soprattutto per alcuni paesi extracomunitari.
 

Poco collaborativi anche i Consolati i quali nella maggior parte dei casi sembrano restii nel fornire indicazioni rispetto ai documenti di guida e circolazione trovati in possesso dei loro cittadini, anche in questo caso vi sono consolati che non degnano neppure di una risposta gli uffici di polizia.
 

E’ anche per questo che ormai da diversi anni è stata costituita una rete informativa, si tratta di appartenenti a tutte le forze di polizia, colleghi di buona volontà che con grande professionalità e spirito di collaborazione reperiscono e diffondono ogni tipo di informazione ed immagini sul controllo documentale.
 

Uno di questi umili “ricercatori”, tra i primi responsabili di questo progetto, ha a questo punto deciso di raccontare la sua esperienze in questo manuale, chi mi conosce sa benissimo che non mi porrò come dispensatore di verità, tenutario del sapere, né tantomeno penso di perdermi in inutili disquisizioni dottrinali e giuridiche, né mi spaccerò come un tecnico di Polizia scientifica, non lo sono né ho mai aspirato a diventarlo. Quello che ho tentato di fare è invece un manuale pratico ma completo, dove si possano apprendere i primi rudimenti del controllo documentale ma che serva anche a coloro che hanno già intrapreso questo percorso e sentono l’esigenza di approfondire alcuni aspetti della materia, o anche solo per trovare dei validi e collaudati moduli operativi.


L’obbiettivo principale è quello di infondere, in chi avrà la pazienza di leggermi, la passione che mi accompagna da quasi quarant’anni, con l’augurio di raggiungere sempre più importanti risultati anche in questo particolare settore.


Buona fortuna e che Dio ce la mandi buona
 


Avviso ai naviganti


Si dice che, a volte, è meglio una immagine piuttosto che un milione di parole, questo concetto è ancora più vero se si tratta di far comprendere una materia come quella del controllo documentale.
 

Un manuale per quanto ben concepito non poteva accogliere tutte le immagini di cui necessita l’argomento, ecco che, assieme alla parte scritta, comunque arricchita da diverse immagini, ho pensato ad una parte fatta di schede consultabili online.
 

Attraverso il sito www.asaps.it, nella sezione dedicata, è possibile consultare alcune schede che in sostanza costituiscono la parte pratica del manuale, la parte esplicativa, ove con l’ausilio soprattutto delle immagini di alta qualità, è possibile approfondire gli argomenti relativi alle tecniche di stampa, alle misure delle sicurezza antifalsificazione, alle varie tecniche operative di controllo del documento, e alle tecniche di falsificazione utilizzate dal falsario.


Non poteva mancare il formulario degli atti da redigere ed un glossario dei termini.


Il tutto sarà aggiornato periodicamente per consentire al testo di rimanere al passo con i tempi, trattando una materia sempre in continua evoluzione.

 

L'autore

 


Non succede spesso, ma questa volta sono stato proprio io, assieme allo staff dirigenziale di ASAPS, a sollecitare ad un vecchio amico, da sempre iscritto alla nostra associazione nonché attualmente consigliere nazionale, un manuale sul controllo documentale, “costringendolo” a terminare un lavoro editoriale che portava avanti ormai da diversi anni.


Da diverso tempo gli iscritti ci chiedevano di poter disporre di materiale relativo al controllo documentale, una richiesta sempre più pressante che va di pari passo con le mutate esigenze operative.
 

Oggi giorno per una pattuglia in servizio di Polizia stradale o in quelle impegnate nel controllo del territorio non è inusuale imbattersi in un qualunque documento straniero o comunitario, si va dai documenti identificativi e di viaggio (passaporto, carta d’identità) a quelli del conducente e del suo veicolo (patente di guida, permesso internazionale, carta di circolazione), e se poi si tratta di un mezzo pesante, bisogna verificare, carta cronotachigrafa, di qualificazione del conducente, eventuali autorizzazioni internazionali.
 

Si dice che si tratta di operazioni pressochè impossibili dato che ci si trova di fronte a “documenti” il più delle volte incomprensibili, ecco che allora ci pervade un senso di rassegnazione se non di terrore, e adesso come faccio, e allora è meglio lasciare perdere…
 

Ecco l’uscita di questa guida operativa che, a pensarci bene, sposa pienamente anche quella che è la nostra missione principale, ossia quella della sicurezza stradale, perché non c’è dubbio che un corretto controllo documentale favorisce anche una maggiore sicurezza stradale.
 

Recenti statistiche (fonte ACI) ci fanno saper che sono ormai più di 3 milioni i veicoli intestati ad immigrati nel nostro Paese, con un incremento del 34% negli ultimi 15 mesi.
Sono quindi aumentati anche gli incidenti stradali che coinvolgono uno straniero, fino a sfiorare i 90 sinistri al giorno con 141 feriti e più di 1,4 morti, per un costo sociale che supera i 4,2 miliardi di euro annui, pari al 14% del totale (oltre 30 miliardi di euro). Gli immigrati che registrano più incidenti sono i rumeni (4.753 sinistri), seguiti da albanesi (3.504), marocchini (3.142), cinesi (1.215), moldavi (735), tunisini (700), peruviani (678), egiziani (675), serbi (607) ed ecuadoregni (586).
 

Ma quanti stranieri o cittadini dell’Unione Europea circolano nel nostro paese con patenti false, contraffatte o alterate? E quanti, provenienti da alcuni paesi al modo, hanno ottenuto la loro patente di guida corrompendo qualche funzionario infedele? Questo non è dato di sapere, nessuna statistica è in grado di farci conoscere quella che per noi incomincia ad essere una vera emergenza.
 

Riteniamo che la mancanza di preparazione alla guida e il falso documentale siano ormai tra le maggiori cause di incidentalità per quanto riguarda gli immigrati nel nostro paese.
 

E che dire del falso assicurativo, del quale ci siamo già occupati con un precedente manuale a firma dello stesso autore. Ormai il fenomeno ha toccato picchi veramente preoccupanti, anche aggravato dalla particolare congiuntura economica.
 

Ecco, in buona sostanza, il perché di questa guida, con un taglio estremamente pratico, prerogativa riconosciuta dell’autore, che si è preoccupato da diversi anni di diffondere e far comprendere una materia come questa del controllo documentale, di non facile approccio, facendo appassionare migliaia di colleghi.
 

Sono certo che sarà estremamente apprezzata la possibilità di poter usufruire attraverso il nostro sito di una importantissima sezione del manuale consultabile online, fatto in particolare di schede operative, che oltre a rendere più chiari, attraverso le innumerevoli immagini, i vari argomenti, consente all’autore di tenere sempre aggiornata una materia in continua evoluzione.
 

Insomma, un grosso impegno questo da parte dell’associazione, e così, con la speranza di aver fornito un altro apprezzato contributo professionale ai soci ASAPS, auguro a tutti una buona lettura.

Giordano BISERNI Presidente ASAPS